Domenica 28 settembre, sarà un giorno molto importante per la Confraternita della Misericordia di Montemurlo, in occasione dell’anniversario della sua fondazione alcuni nuovi volontari compiranno il rito della Vestizione.
Cos’è la Vestizione.
Sin dal lontano 1244 anno di fondazione del movimento, i volontari che entrano a far parte della Confraternita dopo un periodo di “prova” detto aspirantato, accedono al rito della Vestizione; il volontario entra così a far parte ufficialmente della Confraternita.
Nella nostra Misericordia, la Confraternita di Montemurlo della Misericordia di Prato, come in molte altre confraternite più generalmente, si dà libera discrezione ai confratelli effettivi di accedere a questo Rito: in tal modo si ritiene che venga conservata meglio la genuinità di una scelta, quale è la Vestizione, che è di vivere con maggiore consapevolezza ed impegno di fede la propria esperienza di volontariato cristiano.
Vestire l’abito della Misericordia assume quindi grande importanza nella vita del volontario, chi sceglie liberamente di compiere il Rito della Vestizione, insomma, desidera impegnarsi più concretamente nell’approfondire la crescita della fede, nel rendere più fervido lo spirito di preghiera, nel testimoniare la carità soprattutto attraverso l’esercizio delle opere di misericordia corporale e spirituale; questo consente di sperimentare con maggiore completezza la ricchezza della Misericordia, che fin dalla sua origine non è stata semplicemente un società di assistenza ma una vera e propria associazione di credenti cristiani, che traducono nella carità fraterna quanto credono nella fede.
Domenica prossima 18 Confratelli accompagneranno per la vestizione altrettanti volontari all’altare davanti al parroco il quale consegnerà loro la veste il Rosario e il Vangelo. Dopo la conclusione del rito i nuovi Confratelli vestiranno per la prima volta la cappa nera ed entreranno a far parte a pieno titolo della Misericordia.
Si tratta dunque di un momento importante per tutti noi, la Misericordia è un istituzione viva fatta di persone, è quindi motivo di grande gioia l’ingresso di nuovi Confratelli nella Fede e nella Carità.