MONTEMURLO NEWS

Buon anno a tutta l’unità Pastorale!

by / 152 Visualizzazioni / 1 Gennaio 2015

Anche quest’anno, ieri sera alle 18.30 in chiesa al Sacro Cuore si è svolta la Santa Messa pre-festiva con il canto dell’inno Te Deum (un inno cristiano in prosa di origine antica. Nella Chiesa cattolica il Te Deum è legato alle cerimonie di ringraziamento).
La cerimonia si è conclusa con un momento di adorazione Eucaristica nella quale i presenti hanno potuto riflettere e meditare sull’anno passato; il parroco al termine del momento di riflessione ha fatto il punto della situazione dell’anno passato con l’augurio da parte di tutta la comunità di Padri ai fedeli montemurlesi.
Vi proponiamo di seguito l’omelia del parroco Padre Maurizio Vismara di riflessione e ringraziamento per l’anno passato.

“Un anno è passato ed uno viene, in questa sera si condensano minuti ed ore, giorni e stagioni, avvenimenti grandi e piccoli. Un anno dunque in cui abbiamo costruito e distrutto, unito e diviso, generato ed ucciso. A tirare le somme il bilancio è passivo, ma tu Signore sei la nostra ricchezza. Certa è questa parola: Se moriamo con te, vivremo anche con te; se con te perseveriamo, con te anche regneremo; se noi manchiamo di fede, tu però rimani fedele, perché non puoi rinnegare te stesso.
Facciamo ora memoria di tutto quanto abbiamo vissuto in questo anno. Un tempo carico di gioie, ma anche di tristezza, carico di speranze, ma segnato anche dalle delusioni. Consapevoli che, come dice san Paolo «tutto concorre al bene di coloro che amano Dio», affidiamo alla misericordia del Padre, sia le situazioni di angoscia e di paura che hanno segnato le pagine della nostra storia, sia i momenti e le persone che hanno contribuito a ridare speranza al nostro futuro.

Ora, con onestà, riconosciamo davanti al Signore le colpe che hanno offuscato la storia di questo anno che si chiude, soprattutto di quelle situazioni che ci hanno visto responsabili della sofferenza altrui.

Nel guardare all’anno trascorso, chiediamo perdono per il tempo perso e sprecato, oppure per quello sottratto alla preghiera, che è il dialogo personale e comunitario con Dio.

Quante volte presi dalle cose, rimandiamo la parte migliore, per poi trovarci aridi e bisognosi, affaticati nello spirito, incapaci a svolgere tutto ciò di cui c’è bisogno, ma soprattutto incapaci di amare, di uscire da noi stessi per il bene dell’altro.

Accanto al tempo perso e sprecato, chiediamo perdono per i doni non fatti fruttare; per tutte le volte che non siamo stati cristiani coerenti; per le nostre piccole e grandi infedeltà a Dio e al prossimo. Se guardiamo con coraggio e fede all’anno appena trascorso, possiamo benissimo discernere tutto il bene che Dio ha compiuto tramite la nostra povera persona e tutto il male che questa povera persona, invece di suo ha immesso nella storia.

Ti chiediamo perdono, Signore, per la superficialità con cui molte volte ci siamo assunti le nostre responsabilità.
Ti chiediamo perdono, Signore, per tutte le volte che non abbiamo saputo mettere pace nelle nostre contese.
Ti chiediamo perdono, Signore, per l’indifferenza con cui abbiamo guardato chi era nel bisogno.
Ti chiediamo perdono, Signore, per non aver saputo rispettare e far rispettare l’ambiente in cui viviamo.
Ti chiediamo perdono, Signore, per la prepotenza con cui molte volte abbiamo imposto agli altri le nostre decisioni.

Ti ringraziamo, o Dio, Signore del tempo e degli anni, datore dei giorni e Padre della Luce. Il tuo amore ci ha guidato silenziosamente fino a questo giorno che ci introduce nel nuovo anno.
Ci hai atteso quando noi ci allontanavamo da te; ti sei fatto trovare ogni volta che siamo ritornati. Hai segnato di luci il nostro cammino perché non ci perdessimo nel buio e non fossimo presi da angosce e paure.
Hai fatto ritornare il sereno quando scoppiava la tempesta e la barca della nostra vita rischiava di essere inghiottita dalle onde.
Nelle prove e nei momenti difficili tu sei stato il nostro consolatore, la nostra forza, il nostro futuro migliore.
La nostra vita è stata tutta segnata dalla tua presenza: sei stato per noi parola di speranza, mano sempre tesa e pronta all’aiuto, cuore aperto all’accoglienza. Anche quando ci sembravi lontano e pareva che ci avessi abbandonato senza darci nulla a cui aggrapparci, tu soffrivi e lottavi con noi perché nessun male prevalesse su di noi.
Ora, guardando ai giorni trascorsi, ricchi dei tuoi doni e della tua grazia, ti ringraziamo.
Signore Gesù, Ti ringraziamo per averci fatto assaporare, in quest’anno, la gioia di stare insieme come comunità parrocchiale. Ci siamo ritrovati comunità in cammino, accogliente, legata da una fede salda, da valori condivisi, oltre ogni immediatezza.
Signore Gesù, abbiamo compreso che se sei Tu la pietra su cui questi rapporti si fondano, saremo in grado di vivere l’accoglienza, il senso di famiglia, l’accompagnamento.
Ti ringraziamo Signore Gesù per i 54 nuovi figli di Dio che hai rigenerato alla vita nuova con il Sacramento del Battesimo e li hai resi membra delle nostre comunità parrocchiali: ogni bambino che nasce è un dono di Dio
Signore Gesù ti ringraziamo per aver accolto alla tua mensa eucaristica i nostri 76 piccoli fratelli che si sono nutriti del tuo Corpo i li hai resi partecipi della tua gioia.
Ti ringraziamo Signore per i 96 ragazzi che hanno ricevuto il dono dello Spirito Santo attraverso l’imposizione delle mani del vescovo e li hai resi testimoni del Cristo risorto.
Signore Gesù ti ringraziamo per le 24 nuove famiglie che si sono formate nella nostra comunità accogliendo il dono del matrimonio, accompagnali e sostienili con la tua grazia e siano vere famiglie cristiane aperte alla vita.
Signore Gesù, in quest’anno abbiamo accompagnato all’incontro con Te 104 persone care. Ti ringraziamo perché la loro sofferenza vissuta con dignità, con forza, con fiducia nel Tuo amore è stata per noi tutti testimonianza di vera fede vissuta. Accoglili nella Tua luce perché possano celebrare la pienezza della vita.
Vogliamo dire infine un grande grazie al Signore che ci ha dato un nuovo pastore, il Vescovo Fausto. Sia per noi e per tutta la diocesi padre, maestro e pastore e che il suo insegnamento diventi luce per il nostro cammino di unità pastorale e per la nostra crescita spirituale personale.”